Su La macchina del tempo numero 9 del settembre 2001 a pagina 129., 11 ottobre 2001
Un banchetto del Rinascimento: «Tra gli antipasti, dolci di pinoli, marzapane (pasta di mandorle), biscotti al vino, panna zuccherata, fichi, vino moscato
Un banchetto del Rinascimento: «Tra gli antipasti, dolci di pinoli, marzapane (pasta di mandorle), biscotti al vino, panna zuccherata, fichi, vino moscato. La prima portata consiste in enormi piatti di beccafichi, quaglie e tortore arrosto, pernici in tegame alla spagnola, interi galletti cotti, poi rivestiti di piume e messi in piedi come se fossero vivi, volatili bolliti e serviti in salsa bianca, pasticci di quaglie, un intero montone con tanto di corna, cotto, rivestito della sua pelle e troneggiante in piedi in un gran piatto dorato. C’erano anche ”capponi zuccherati ricoperti d’oro fino”, ”cervellate” (salsicce di cervello) di Milano, tartufi, storione e caviale del Po di Ferrara, ostriche di Chioggia, mortadelle di Cremona, ”zuppe dorate” allo zafferano, trippe di Treviso, quaglie dalla Lombardia, oche dalla Romagna, tordi dall’Umbria, carni in mostarda di frutta. E poi dolci, marmellate, gelatine, sorbetti, canditi e frutti d’ogni tipo. Come bevande, tutti i tipi di vino (malvasia, vernaccia, Creta) e acqua gelata zuccherata e aromatizzata alle rose» (Nico Valerio).