La macchina del tempo n. 10 ottobre 2001 pag 25, 10 ottobre 2001
E’ in vendita da oggi negli Stati Uniti un software che consente ai computer di clonare qualsiasi voce umana, con una precisione tale nelle inflessioni e nelle intonazioni da ridare la voce a stelle del cinema o della canzone gia’ passate a miglior vita
E’ in vendita da oggi negli Stati Uniti un software che consente ai computer di clonare qualsiasi voce umana, con una precisione tale nelle inflessioni e nelle intonazioni da ridare la voce a stelle del cinema o della canzone gia’ passate a miglior vita. E’ vero che a tratti il computer puo’ tradirsi inciampando o mostrando rigidita’ innaturali per la voce umana, ammettono gli esperti del colosso delle telecomunicazioni AT&T che ha messo in vendita il software ’Natural Voices’ con grande battage pubblicitario, ma e’ anche vero che l’orecchio non allenato non riuscirebbe mai a distinguere la voce vera da quella clonata. Le organizzazioni di consumatori usano toni meno sicuri ma James Fruchterman della Benetech - gruppo che testa il nuovo software e i prodotti basati su nuove tecnologie, in particolare quelle per portatori di handicap e non vedenti - riconosce che ’Natural Voices’ ’’cade in un’area grigia in cui e’ plausibile arrivare a negare che si tratti di una macchina’’. Il programma e’ venduto in un pacchetto da diverse migliaia di dollari con varie opzioni e puo’ comprendere servizi per la lettura vocale di documenti scritti, per la gestione di centraline telefoniche, per l’aggiornamento del software stesso e per l’integrazione di dispositivi ausiliari. Lawrence Rabiner, vice presidente dell’AT&T Labs Research da cui e’ uscito ’Natural Voices’, assicura che il sistema e’ tanto sofisticato da poter clonare la voce di persone ormai scomparse a partire dall’analisi della registrazione di diverse ore di parlato - da 10 a 40 - riportando alla radio, alla tv o al cinema la voce di personaggi famosi. Gli analisti dell’AT&T contano su un volume di vendite pari a un miliardo di dollari per i prossimi cinque anni. Immagazzinati tutti i dati relativi a tono, timbro e inflessione della voce, il computer smonta il parlato registrato in unita’ fonetiche di base, con le quali genera poi in tempo reale intere frasi. Facendo dire alla voce originale anche cose che la persona non si sarebbe mai sognata di dire. L’idea puo’ forse piacere a produttori, pubblicitari e persino al pubblico ma, rilevano i commentatori, pone subito il problema dei diritti relativi alla voce clonata e al possibile uso fraudolento della voce altrui. Chi vuol mettere il software alla prova puo’ farlo via Internet, collegandosi al sito www.naturalvoices.att.com’.