La macchina del tempo n. 10 ottobre 2001 pag 67, 10 ottobre 2001
A partire dal IV secolo a.C. la geografia viene finalmente correlata ad altre discipline, come la matematica e la geometria
A partire dal IV secolo a.C. la geografia viene finalmente correlata ad altre discipline, come la matematica e la geometria. Eratostene, direttore della Biblioteca di Alessandria, non solo sostiene la sfericità della Terra ma ne calcola la circonferenza. Ci riesce misurando le differenze dell’ombra proiettata da un’asta verticale a mezzogiorno del solstizio d’estate ad Alessandria e a Siene, due città che lui supponeva sulla stessa longitudine. Le differenze di lunghezza delle ombre in proporzione a quella delle aste, messe in relazione con la distanza tra le due città, permise un calcolo ben approssimato. Inoltre, per la sua rappresentazione del mondo, utilizza un reticolato di linee orizzontali e verticali che sono un’evidente intuizione del sistema di paralleli e meridiani introdotto molti secoli più tardi. Dopo Eratostene, Tolomeo elabora un insieme strutturato di opere astronomiche e geografiche. I suoi studi e le sue conclusioni rappresenteranno per quindici secoli il principale punto di riferimento dei cartografi impegnati a rappresentare il mondo. Nell’antica Roma lo sviluppo degli studi sulle dimensioni del Pianeta subisce una brusca battuta di arresto. Con il consueto pragmatismo i romani svilupparono piuttosto una serie di metodi per la corretta misurazione dei terreni e istituirono una classe di funzionari, i Mensores, che avevano il compito di determinare l’ampiezza degli appezzamenti, tracciare le planimetrie dei nuovi insediamenti urbani e assegnare i campi da coltivare disponibili ai nuovi coloni e ai veterani delle campagne di guerra.