La macchina del tempo n. 10 ottobre 2001 pag 66, 10 ottobre 2001
La carta più discussa è quella disegnata nel 1513 dall’ammiraglio turco Piri Reis. conservata nel museo Topkapi di Istanbul, ma ci sono anche altre carte geografiche che hanno dato il via a spericolate teorie storiche
La carta più discussa è quella disegnata nel 1513 dall’ammiraglio turco Piri Reis. conservata nel museo Topkapi di Istanbul, ma ci sono anche altre carte geografiche che hanno dato il via a spericolate teorie storiche. Riportano con decenni e a volte secoli di anticipo terre che dovevano essere ancora scoperte, a volte anche con una certa precisione. Persino il grande Mercatore, uno dei più grandi cartografi della storia, qualche volta ha licenziato mappe contenenti veri enigmi geografici. Le spiegazioni di questi misteri dividono archeologi e storici della geografia. Una scuola, in verità minoritaria, ma che ha grande appeal sul pubblico, grazie anche a una serie di best seller, parte proprio da queste carte misteriose per proporre una nuova visione della storia dell’umanità. La teoria, a grandi linee, è questa: le mappe che riportano continenti che dovevano essere ancora scoperti sono state realizzate copiando carte sorgenti, andate poi perdute. Ad elaborarle, in origine, sarebbe stata una civiltà tecnicamente molto avanzata, spazzata via da un incredibile cataclisma (il diluvio universale ricordato dalla Bibbia). Secondo i sostenitori di questa teoria, questo spiegherebbe perché, nella carta di Piri Reis, l’Antartide ha un profilo simile a ello del continente privo dei acci: la carta del 1513 sarebbe copia di un antichissimo originale, risalente ad un’epoca nella e, risalente ad un’epoca nella quale l’Antartide era effettivamenun continente fertile, con un clima temperato.