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 2001  ottobre 12 Venerdì calendario

«Una volta erano amici. Amici veri. Uniti dalla letteratura e dalle idee. Poi diventarono astiosi duellanti

«Una volta erano amici. Amici veri. Uniti dalla letteratura e dalle idee. Poi diventarono astiosi duellanti. Per colpa di un libro maldestramente conservato. La storia vede protagonisti V.S. Naipaul, detto Vidia, e Paul Theroux. I due scrittori si erano conosciuti all’università di Kampala, in Uganda, nel 1966. All’epoca erano due giovani scrittori. Poco conosciuti. Ma assai talentuosi. Naipaul, sicuro di sé, misterioso come le sue origini indiane, irrorava allievi e conoscenti con la sua aura. Paul Theroux, un po’ più ingenuo come tutti gli yankee, ne fu subito conquistato. Nacque un solido sodalizio. Che Theroux suggellò scrivendo la prima biografia critica su Naipaul, contribuendo a farlo conoscere e apprezzare negli ambienti accademici. L’affetto durò trent’anni. Finché la primitiva ammirazione non si è mutata in rancore. Theroux ha riaggiornato la biografia. E sotto il nuovo titolo "Saint Vidia", consegna un testo che demolisce l’autore, lo dipinge come un mostro di egoismo, arrogante, accecato dall’ambizione. Che cos’è successo? Che cosa ha spezzato per sempre la colta coppia? Un libro. Un semplice libro dedicato con amoroso candore. Il romanzo in questione è "Fong and the indians". Theroux lo scrisse nel 1968 e ne regalò copia a Naipaul e alla sua prima moglie, vergando sul frontespizio: "Per Vidia & Pat, con amore. Paul". Passano gli anni. I due scrittori diventano famosi. Un giorno Theroux riceve il catalogo di un libraio antiquario specializzato in prime edizioni autografate. L’offerta numero 336 recita "Fong and the Indians. Copia dedicata da Theroux allo scrittore Naipaul. Ottimo stato con sovracoperta". Prezzo: 1500 dollari. Ovvero un sacco di soldi. Theroux è stupito. Amareggiato. Poi reagisce. Vuole capire. Perché Naipaul si è sbarazzato del suo romanzo? Perché l’ha venduto a un antiquario? Cerca il vecchio amico. Ma viene mandato al diavolo. E dopo alcune evasive risposte incassa un secco "Lasciami perdere". La delusione è forte. Per vendicarsi, Theroux riprende in mano l’antica biografia, la riscrive. Questa volta ben poco apologetica. L’ammirazione d’un tempo s’è mutata in fiele e veleno» (Bruno Ventavoli).