Marco Iarisi, Corriere della Sera del 12/10/2001, 12 ottobre 2001
William Broad, autore del libro "Germi", migliaia di copie vendute in questi giorni negli Usa, dice che tanto successo "è il segno di una psicosi collettiva": Secondo lui un attacco biologico su vasta scala è possibile, ma non certo con l’antrace: "Nei primi anni ’90 la setta giapponese Aum ci provò almeno dieci volte
William Broad, autore del libro "Germi", migliaia di copie vendute in questi giorni negli Usa, dice che tanto successo "è il segno di una psicosi collettiva": Secondo lui un attacco biologico su vasta scala è possibile, ma non certo con l’antrace: "Nei primi anni ’90 la setta giapponese Aum ci provò almeno dieci volte. I risultati furono ridicoli". Non a caso, per l’attacco alla metropolitana del ’95, gli adepti di quel culto usarono gas nervino. "Mi preoccupa di più il vaiolo, ma un terrorista non può di certo procurarsi il germe. Ci sono solo due posti al mondo dove sono custoditi germi di vaiolo: il centro per il controllo delle malattie di Atlanta e e un laboratorio segreto del governo in Russia". Sua opinione sul temutissimo avvelenamento degli acquedotti: "Fantascienza. In Europa e in America gli acquedotti controllano l’acqua, la testano. Per avvelenare una grande città, bisognerebbe scaricare decine di camion pieni di germi nelle fonti. non è un piano plausibile". Secondo Broad è giusto preoccuparsi della minaccia chimica, ma senza isterismi: "Anche dopo l’11 settembre penso che ognuno di noi abbia più possibilità di morire travolto da un camion piuttosto che essere ucciso dall’antrace dei terroristi".