Gianni Perrelli, LíEspresso 18/10/2001, 18 ottobre 2001
«Volti la schiena alle coste di casa e sei attraversato da una scossa. Non è il pericolo che ti tende i sensi
«Volti la schiena alle coste di casa e sei attraversato da una scossa. Non è il pericolo che ti tende i sensi. Il B2 è un fantasma, quando vola non se ne accorge nessuno. Può essere buttato giù solo per caso. Ma senti di colpo il peso di una grande responsabilità. come se ti fossi caricato tutta l’America sulle spalle. Hai un solo modo per liberartene. Schiacciare un pisolino. Facciamo i turni, sulla sedia a sdraio da neanche venti dollari che hanno incastrato fra i due sedili. Dopo, quando saremo in Europa, non ci sarà più tempo per riposare. C’è il rifornimento di carburante in volo, il ripasso delle procedure, il coordinamento dell’attacco con altri top gun [...]. Gli obiettivi sono sedici, quanto le bombe che abbiamo a bordo. Appaiono nitidi sul radar. come stare davanti a un videogame. Basta muovere il joystick [...]. Abbiamo l’impressione di essere in cima a un albero altissimo, irraggiungibili, con dei ragazzotti intorno che cercano di lanciarci da terra dei sassi» (un bombardiere)