Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2001  ottobre 15 Lunedì calendario

In un party di New York, organizzato per la presentazione del libro "Good Life, Good Death" (Buona vita, buona morte), del lama buddista Rinpoche Nawang Gehlek, Richard Gere: «Come trattare i seguaci di Bin Laden? In una situazione simile ci si identifica con chi sta soffrendo, ma è nostro compito mentenere le menti quanto più aperte possibile: dobbiamo considerare i terroristi come parenti che hanno una pericolosa malattia e dobbiamo dare loro la medicina dell’amore

In un party di New York, organizzato per la presentazione del libro "Good Life, Good Death" (Buona vita, buona morte), del lama buddista Rinpoche Nawang Gehlek, Richard Gere: «Come trattare i seguaci di Bin Laden? In una situazione simile ci si identifica con chi sta soffrendo, ma è nostro compito mentenere le menti quanto più aperte possibile: dobbiamo considerare i terroristi come parenti che hanno una pericolosa malattia e dobbiamo dare loro la medicina dell’amore. Dobbiamo sentirci tristi per loro perché si stanno creando delle orribili vite future a causa della negatività del loro karma. Allargando la prospettiva, siamo tutti parte di queste azioni». Da tempo, l’attore è un devoto seguace del buddismo e del Dalai Lama.