La Macchina del Tempo, n. 10, ottobre 2001 pag. 16, 16 ottobre 2001
Il primo fax della storia
Era grosso come un armadio e alto quasi due metri il primo fax della storia. Si chiamava pantelegrafo, vale a dire ”telegrafo universale”. Il suo inventore è stato un italiano, il professore di fisica Giovanni Caselli (1815-1891). Il primo prototipo di fax, conservato nelle stanze del Museo della Scienza e della Tecnica di Milano, fu messo a punto da Caselli nell’anno 1860 ma divenne operativo solo dal 1865, quando fu inaugurato il servizio pubblico di teletrasmissione tra Parigi e Lione. Funzionò fino al 1870, data d’inizio della guerra franco-prussiana. Nel primo anno furono circa cinquemila i documenti trasmessi tra le due città francesi. Erano gli uomini d’affari i principali utenti. La tecnica utilizzata da quel grosso apparecchio non era in fondo molto diversa da quella dei moderni fax. Il suo funzionamento si basava sulla scansione, riga per riga, del messaggio da inviare, e sul collegamento via telefono di due apparecchi identici, uno trasmittente e l’altro ricevente (e viceversa). Oltre alle dimensioni molto più ridotte, la principale differenza tra il pantelegrafo inventato da Caselli e gli attuali fax risiede nei tempi e nel tipo di scansione del foglio: elettrochimica quella del 1865, ottica o addirittura digitale quella di oggi.