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 2001  ottobre 16 Martedì calendario

Ecco i fatti: più si riducono le dimensioni dei chip - le laminette di silicio in cui è stata racchiusa l’anima dei computer - più diventa difficile disperdere il calore prodotto dal passaggio dell’elettricità

Ecco i fatti: più si riducono le dimensioni dei chip - le laminette di silicio in cui è stata racchiusa l’anima dei computer - più diventa difficile disperdere il calore prodotto dal passaggio dell’elettricità. Finché le dimensioni erano grandi (i primi modelli occupavano un’intera stanza) si potevano usare refrigeratori e ventilatori per mantenerli freschi, ma quando l’insieme ha cominciato a miniaturizzarsi il problema è diventato sempre più drammatico. A questo punto entrano in scena le farfalle, o meglio le loro ali. Alcuni studiosi della Tufts University (Maryland, USA) hanno avuto un’idea: vedere come se la cavano, quando vogliono evitare i colpi di calore, gli animali a sangue freddo. Le farfalle possiedono ali rivestite da un sottilissimo strato di minuscole scaglie. Lo sanno bene i bambini, che si incipriano sempre le dita quando le acchiappano. Visti al microscopio elettronico, i granellini di quella polvere appaiono come sacchetti composti di chitina (la sostanza leggera e resistente di cui è fatta anche la cuticola dei coleotteri) e d’aria, a strati alterni. Le scaglie poi sono disposte a embrice (come le tegole dei tetti). Naturalmente ai progettisti di computer la bellezza, i colori e i disegni delle ali di farfalla non interessano granché: per loro conta il fatto che, grazie alle microscopiche tegole, la superficie dell’ala di farfalla si presenta irregolare, ondulata. L’irregolarità, aumentando la superficie dell’ala, aumenta la dispersione del calore, mentre nei nostri attuali chip, perfettamente lisci, il calore si disperde con fatica. Se in futuro sentiremo parlare di ”chip ad ala di farfalla” non vorrà dire che nei computer si nascondono microcircuiti dai colori smaglianti, ma che la tecnologia ha saputo rendere la loro superficie un po’ rugosa, e quindi più facile a raffreddarsi. Tecnica che le farfalle avevano imparato da sole, molti e molti milioni di anni fa.