Salute di sorrisi e canzoni n. 30 ottobre 2001 pag. 11, 30 ottobre 2001
Essere astigmatici significa avere la cornea non sferica, ma asimmetrica, a forma di ellisse. Nella cornea normale gli stimoli luminosi vengono trasmessi in maniera uniforme, così sono indirizzati precisamente nel punto della retina (detto macula) dove si forma l’immagine chiara e distinta
Essere astigmatici significa avere la cornea non sferica, ma asimmetrica, a forma di ellisse. Nella cornea normale gli stimoli luminosi vengono trasmessi in maniera uniforme, così sono indirizzati precisamente nel punto della retina (detto macula) dove si forma l’immagine chiara e distinta. Nell’occhio astigmatico, invece, i raggi di luce non vanno a fuoco in un punto preciso. Risultato: le immagini percepite sono deformate, distorte. Si tratta di un’anomalia congenita che si scopre già durante la prima infanzia e che resta più o meno invariata nel corso degli anni. L’astigmatismo si presenta isolato soltanto di rado: in genere è associato alla miopia e alla ipermetropia. Un astigmatismo minimo (da mezza diottria a una) è considerato fisiologico e non c’è nessun bisogno di correggerlo. L’astigmatismo può comparire anche dopo traumi o interventi chirurgici come la cataratta, il trapianto di cornea o il distacco della retina. Fino a poco tempo fa il rimedio preferito erano gli occhiali o le lenti a contatto, oggi si può anche correggere con la chirurgia refrattiva modificando la curvatura della cornea. Miopia o ipermetropia possono essere eliminate con lo stesso intervento. Le lenti da occhiali per la’astigmatismo ricordano un cilindro tagliato in due nel senso della lunghezza. Quelle a contatto sono morbide e toriche (cioè curvate) per l’astigmatismo in generale, rigide o semirigide per quello irregolare.