Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2001  ottobre 30 Martedì calendario

Come proteggere la vista. Per esempio, distribuendo con accortezza la luce secondo la disposizione delle finestre nella stanza

Come proteggere la vista. Per esempio, distribuendo con accortezza la luce secondo la disposizione delle finestre nella stanza. Per capire in che modo, abbiamo chiesto aiuto al dottor Michele Maffei, della divisione oculistica dell’Ospedale di circolo di Varese. «In salotto i punti luce devono essere tanti. Se la scelta di un lampadario al centro della stanza dipende dal gusto, non si può fare a meno di un lume per la lettura e di una luce attenuata e diffusa che rischiari la zona televisione, magari faretti a intensità regolabile». Sedetevi quindi a tre metri dalla Tv, a meno che non possediate un apparecchio molto piccolo. E non dimenticate che fa stancare gli occhi: è solo ad almeno sei metri dall’oggetto messo a fuoco, che la vista non si sforza. «In sala da pranzo, invece, è obbligatoria l’illuminazione centrale: eviterete fastidiose ombre sui piatti, costringendovi a sforzare gli occhi». Va bene anche una piantana a stelo ricurvo che si protende sulla tavola. Camera da letto: se non la usate solo per dormire, ma anche per leggere e guardare la Tv, dovete illuminarla bene. Sì dunque al lampadario centrale, da accompagnare con un punto luce per ciascun comodino. Ottimi i lumi da fissare alla testiera del letto (potrete orientare il fascio luminoso direttamente sul libro che state leggendo, dall’alto verso il basso). Per la televisione vale il consiglio dato per il salotto: mai guardarla al buio, perché il contrasto tra la luce dello schermo e l’oscurità della stanza vi affaticherebbe. In cucina non basta il lampadario centrale. Ai fornelli, magari se consultate un libro di ricette, avete bisogno di una luce diretta (perfetti i faretti delle cucine componibili). In bagno, fondamentale la luce sullo specchio: meglio due punti luce, uno su ciascun angolo superiore della cornice. Altri consigli: preferite la luce bianca delle alogene al neon, che con la sua impercettibile intermittenza affatica la vista. L’alogena è meglio anche delle lampadine: la luce gialla scurisce gli ambienti e gli occhi possono risentirne.