Rory Cappelli su I Viaggi di Repubblica dell’11/10/01 a pagina 32., 11 ottobre 2001
Una volta Gustav Mahler, dopo aver litigato con la moglie Alma (di vent’anni più giovane di lui), si alzò di notte per scrivere un bigliettino che lasciò bene in vista sul tavolo: «Amore mio, mio "canto", vieni, esorcizza gli spiriti delle tenebre; mi attanagliano, mi scaraventano a terra
Una volta Gustav Mahler, dopo aver litigato con la moglie Alma (di vent’anni più giovane di lui), si alzò di notte per scrivere un bigliettino che lasciò bene in vista sul tavolo: «Amore mio, mio "canto", vieni, esorcizza gli spiriti delle tenebre; mi attanagliano, mi scaraventano a terra. Resta con me, mio sostegno, vieni presto oggi a portarmi sollievo. Sono a terra e mi domando tra me se posso ancora sperare nella salvezza o se sono condannato».