Fabrizio Caccia sul Corriere della Sera del 20/10/01 a pagina 20; anche Giovanna Vitale su la Repubblica del 15/10/01 a pagina II della Cronaca di Roma., 20 ottobre 2001
Giovanni Scattone, 33 anni, condannato in appello per l’omicidio di Marta Russo, ha sposato Cinzia Giorgio, 25 anni, bruna ed esile, grandi occhi neri, appena laureata in Lettere con una tesi sul ”Martirio d’amore nelle scrittrici del Cinquecento”
Giovanni Scattone, 33 anni, condannato in appello per l’omicidio di Marta Russo, ha sposato Cinzia Giorgio, 25 anni, bruna ed esile, grandi occhi neri, appena laureata in Lettere con una tesi sul ”Martirio d’amore nelle scrittrici del Cinquecento”. Lei lo vide in tribunale nell’aprile del ’98 e subito se ne invaghì, da allora prese a scrivergli poesie e lettere appassionate, ma poté incontrarlo per la prima volta solo nella primavera dell’anno dopo, mentre lui era agli arresti domiciliari. Di lì a poco il fidanzamento e il sogno del matrimonio, realizzato domenica scorsa nella cappella privata del castello romano della Spizzichina, due cancelli a sbarrare l’ingresso, un muro di cinta a deludere gli sguardi dei curiosi. Tra gli invitati solo parenti e amici stretti, che hanno donato alla coppia un ”Conto protezione per Giovanni e Cinzia”, destinato alle spese processuali. Lo sposo, volto all’apparenza sereno e riposato, indossava un completo sobrio e scuro, la sposa, sempre sorridente, abito semplicissimo color avorio e lungo velo del medesimo colore, è arrivata nel cortile della villa a bordo di una Lancia blu, ad accoglierla una lunga fila di camerieri in livrea bianca. Il menù: gnocchetti ai frutti di mare, risotto ai funghi porcini, faraona ripiena e salmone in crosta, torta all’arancio tutta decorata con roselline di zucchero. Dopo cena gli sposi sono partiti per un breve viaggio di nozze in Italia, al ritorno andranno a vivere in casa del padre di Giovanni, nel quartiere romano dell’Eur. Il 5 dicembre ci sarà la sentenza in Cassazione, Scattone rischia da sei mesi a tre anni di galera, la mogliettina ha già fatto sapere che, qualunque cosa accada, gli resterà «sempre vicina».