Piero Bianucci su La Stampa (tSt) del 17/10/01 a pagina 4., 17 ottobre 2001
La teoria della tettonica a placche fu elaborata per la prima volta nel 1915 dal meteorologo tedesco Alfred Wergener, secondo il quale la crosta terrestre è formata da una dozzina di placche (o zolle) che si muovono lentamente spinte dai moti convettivi che sono nello strato sottostante della Terra (astenosfera)
La teoria della tettonica a placche fu elaborata per la prima volta nel 1915 dal meteorologo tedesco Alfred Wergener, secondo il quale la crosta terrestre è formata da una dozzina di placche (o zolle) che si muovono lentamente spinte dai moti convettivi che sono nello strato sottostante della Terra (astenosfera). I movimenti delle placche, che si scontrano e si allontanano, sono all’origine di fenomeni come terremoti e vulcani e della formazioni di catene montuose, fosse e dorsali oceaniche. Nel 1960, Harry Hess della Princeton University spiegò il meccanismo dei moti convettivi che spostano le zolle: correnti di magma fluido dell’astenosfera salgono verso la superficie, da dove ridiscendono una volta raffreddate trasportando come un tapis roulant le placche che vi galleggiano sopra.