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 2001  ottobre 18 Giovedì calendario

I nuovi sistemi di scrittura entrarono in crisi intorno al primo Millennio avanti Cristo. Il sistema alfabetico, adottato prima dagli abitanti della Siria e poi dai fenici, per poter meglio commerciare con tutto il Mediterraneo, era infinitamente più semplice di quello cuneiforme o dei geroglifici

I nuovi sistemi di scrittura entrarono in crisi intorno al primo Millennio avanti Cristo. Il sistema alfabetico, adottato prima dagli abitanti della Siria e poi dai fenici, per poter meglio commerciare con tutto il Mediterraneo, era infinitamente più semplice di quello cuneiforme o dei geroglifici. L’alfabeto, infatti, permetteva di utilizzare una serie di supporti più leggeri e maneggevoli rispetto alla creta. Tela, papiro, pergamena, tutto poteva andare bene. Un appunto lo si poteva anche graffiare velocemente su un coccio. Il segno, inoltre, non doveva essere necessariamente inciso (un’operazione sempre abbastanza lunga): finalmente lo si poteva tracciare intingendo una punta dura o un pennello in una sostanza liquida colorante. L’alfabeto fonetico, che permette di associare ad ogni segno un suono, si rivela subito lo strumento ideale per poter essere utilizzato in lingue diverse. Per questo si diffuse velocemente in tutto il Mediterraneo. Lo utilizzarono, con piccoli adattamenti, i greci, gli etruschi e poi i romani. Grazie al genio di questi popoli la scrittura diventa matura, si trasforma in un elemento essenziale nella vita quotidiana. Naturalmente, della quotidianeità la scrittura assorbe i vezzi, il gusto, le abitudini. Sono i greci ad introdurre una particolare cura nella disposizione armonica delle lettere. Con loro si affermano la grafica e le sue leggi. Nella scrittura epigrafica greca le lettere cominciano ad essere scolpite con ombreggiature e motivi decorativi. Spariscono quasi del tutto le abbreviazioni e i punti di interpunzione perché la perfezione formale è rappresentata dalla scansione delle lettere a scacchiera. E se socialmente padroneggiare le lettere è un segno di distinzione e di cultura (gli etruschi si portavano con orgoglio, fin nella tomba, calamai e alfabetari), è con la sua diffusione che il segno scritto diventa essenziale, tanto che alcune applicazioni sono in uso ancora oggi.