La Macchina del Tempo, n. 10, ottobre 2001, 18 ottobre 2001
Chiamata da Giovanni Pascoli il "pane rude di Roma", la piadina è una schiacciata di farina di cereali azzima e condita con strutto di maiale o lardo, cotta su di una lastra di pietra refrattaria o di coccio
Chiamata da Giovanni Pascoli il "pane rude di Roma", la piadina è una schiacciata di farina di cereali azzima e condita con strutto di maiale o lardo, cotta su di una lastra di pietra refrattaria o di coccio. L’etimologia di piadina è incerta: probabilmente è collegata al greco plaukous: "focaccia". Se si accetta tale ipotesi il termine deriverebbe quindi dalla dominazione bizantina (Esarcato) della Romagna. Le piadine, o cresce, come si chiamano in Umbria e nella Marche, sono sempre state fatte con cereali poveri, con fave, con ghiande, con crusca. Nei periodi di carestia si arrivò ad aggiungere la segatura come riempitivo.