Su la Repubblica del 17/10/01 a pagina 38; anche Maria Laura Rodot su La Stampa del18/10/01 a pagina 32., 17 ottobre 2001
Dopo oltre 140 anni di attività chiude in Francia la fabbrica di cartine per sigarette Riz-La Croix, meglio conosciute come Rizla
Dopo oltre 140 anni di attività chiude in Francia la fabbrica di cartine per sigarette Riz-La Croix, meglio conosciute come Rizla. La Imperial Tobacco, multinazionale inglese che possiede la fabbrica, vuole concentrare la produzione in Belgio e Canada. «Le Rizla sono cartine per sigarette. Di fatto, sono le cartine più usate per rollare canne, in mezzo mondo, da decenni. Da decenni avere il pacchetto azzurro delle Rizla in tasca o in borsa significa, nove su dieci, essere uno/una che consuma droghe leggere. Quel pacchetto evoca di tutto, dipende dall’età: militanza politica, sballo adolescenziale, centri sociali, amori, feste, "collassini" (quando uno si sentiva male). Oggi il pacchetto azzurro si continua a vedere: per le strade di Genova durante il G8, tra i dimostranti. Ma anche in normali serate tra adulti normalissimi con un po’ di voglia di trasgredire per sentirsi giovani e sciolti. Perché la Rizla è una grande marca: in quanto, secondo la definizione del nuovo saggio Bollati Boringhieri "Il potere della marca" di Vanni Codeluppi, permette a chi compra di "attribuirsi una specifica identità sociale". D’altra parte, scriveva a luglio il Guardian, "poche marche fondano il loro successo su un così monumentale sforzo di negazione della loro funzione come fa la Rizla. Forse solo le industrie di armamenti"».