Marcello Buiatti, "Le biotecnologie", Il Mulino, pag. 67, 18 ottobre 2001
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Armi biologiche – Armi costituite da agenti infettivi, per lo più batteri, le cui spore possono essere cosparse in forma di aerosol e contaminare il territorio per chilometri
Armi biologiche – Armi costituite da agenti infettivi, per lo più batteri, le cui spore possono essere cosparse in forma di aerosol e contaminare il territorio per chilometri. Molte nazioni sono riuscite a creare ordigni anche utilizzando virus, come quelli dell’encefalite equina venezuelana o di Ebola. Particolarmente nocive sono le armi batteriologiche costruite rendendo patogeni i batteri che normalmente abitano nel nostro apparato digerente e che quindi non vengono riconosciuti come nemici dall’organismo. «Va sottolineato che il costo di un’arma come questa è irrisorio (meno di cinque miliardi anche per chi volesse partire da zero), la durata del processo di costruzione non è superiore a un anno, se si ha il necessario kmow-how. Infine, una volta prodotto il batterio ricombinante, lo si può conservare a lungo surgelato, facendolo moltiplicare da sè quanto si vuole, con estrema rapidità (la durata di una generazione è di circa venti munuti) poco prima dell’uso. Armi di questo genere sono senz’altro presenti nell’arsenale di molti paesi, anche se non sappiamo esattamente quali, perché ovviamente sono dappertutto (anche in Italia) coperte da segreto militare» [Marcello Buiatti, 67].