Martin Brookes, "La genetica", Editoriale Scienza pag. 97, pag. 168-169, 171., 18 ottobre 2001
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Clonazione – «Clonare significa fare una o più copie di qualcosa. In biologia, il termine clone si può riferire a organismi così come a geni
Clonazione – «Clonare significa fare una o più copie di qualcosa. In biologia, il termine clone si può riferire a organismi così come a geni. I gemelli identici, per esempio, sono cloni genetici l’uno dell’altro» [Martin Brookes, 97]. «C’è un’enorme differenza tra clonare un organismo da una cellula adulta (come nel caso della pecora Dolly) e clonarlo da una cellula prelevata da un embrione. Infatti, un embrione alle primissime fasi dello sviluppo è costituito da una pallina di cellule indifferenziate. Se si preleva una di quelle cellule e la si isola, essa ha la potenzialità di svilupparsi e formare un organismo completo e autonomo. Ma se l’embrione continua a crescere, arriva un momento in cui le cellule perdono la loro autonomia e indipendenza. Via via che si attivano e disattivano specifiche combinazioni di geni, le cellule cominciano a essere consacrate a seguire uno specifico percorso di sviluppo, in modo da formare le cellule muscolari, quelle della pelle, e via dicendo (...) Perciò lo scienziato che ha creato Dolly ha trovato un modo di scardinare le regole della natura e di indurre la ricetta genetica della cellula a riconquistare la sua indipendenza» [Martin Brookes, 168-169). Prima di riuscire a ottenere Dolly, i ricercatori fallirono 277 volte: «gli embrioni clonati si sviluppano molto più in fretta di quelli normali, e molti nascono morti o devono essere rimossi chirurgicamente con un cesareo» [Martin Brookes, 171].