Martin Brookes, "La genetica", Editoriale Scienza pag. 10-11, 34 e 43., 18 ottobre 2001
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Cromosomi – Strutture filiformi poste all’interno del nucleo di una cellula. Lungo i cromosomi, disposti linearmente come le perle di una collana, stanno i geni
Cromosomi – Strutture filiformi poste all’interno del nucleo di una cellula. Lungo i cromosomi, disposti linearmente come le perle di una collana, stanno i geni. I cromosomi sono sempre accoppiati: un elemento della coppia viene dalla madre, l’altro dal padre [Martin Brookes, 11]. Variano da specie a specie: uomo 46; Scimpanzè 48; Cane 78; Cavallo 64; Moscerino della frutta: 8; Pisello: 14 [Martin Brookes, 10]. C. omologhi – I cromosomi simili per dimensione e costituzione genetica [Martin Brookes, 11]. C. sessuali – Nell’uomo la ventitreesima coppia, che determina il genere maschile o femminile. Si tratta di due cromosomi diversi, detti cromosoma x (più grande) e cromosoma y (più piccolo). I maschi hanno un cromosoma x e uno y, le femmine due cromosomi x. Negli uccelli e nelle farfalle è l’inverso: i maschi hanno due cromosomi x e le femmine un cromosoma x e uno y [Martin Brookes, 34]. Identificati nel 1879 da Walther Flemming attraverso nuove tecniche di colorazione (in greco chroma = colore) [Martin Brookes, 43].