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 2001  ottobre 30 Martedì calendario

L’olio è il miglior grasso vegetale. Delle sue qualità se ne erano accorti già gli antichi: i Greci lo offrivano agli dei, ai Romani serviva per lavarsi e medicarsi

L’olio è il miglior grasso vegetale. Delle sue qualità se ne erano accorti già gli antichi: i Greci lo offrivano agli dei, ai Romani serviva per lavarsi e medicarsi. Ma lo usavano anche a tavola (per insaporire usavano il «garum», salsa a base d’olio) e lo trattavano come merce preziosa (nacque a Roma la prima Borsa dell’olio). Ancora oggi la cucina mediterranea fa dell’olio d’oliva il condimento di tutte le tavole perché l’olio è buono e fa bene alla salute. Lo conferma il professor Giacinto Miggiani, direttore del Centro ricerche sulla nutrizione umana al policlinico Gemelli di Roma: «L’olio d’oliva è un alimento vegetale ricco di vitamine (A, D, E) e di grassi (come l’acido oleico) che aiutano a ridurre il colesterolo cattivo nel sangue. Gli acidi grassi dell’olio d’oliva sono facilmente smaltibili, non si depositano nei vasi sanguigni e quindi riducono il rischio di malattie cardiovascolari come l’arteriosclerosi e la formazione di occlusioni nei vasi». Ma c’è dell’altro. L’olio mantiene giovani perché contiene i polifenoli, che rallentano l’invecchiamento delle cellule ostacolando la produzione dei radicali liberi. Già, ma qual è il migliore di tutti? L’extravergine, naturalmente. Ricavato dalla prima spremitura delle olive e subito imbottigliato, ha un tasso di acidità dell’1%. «Meno un olio è trattato, maggiori sono le garanzie di bontà» continua Miggiani. «A differenza dell’extravergine, infatti, l’olio vergine subisce alcuni passaggi e perde qualità: per esempio la vitamina E si deteriora. Inoltre ha un’acidità maggiore, fino al 2%, che può causare problemi digestivi». Non dimenticate: l’olio d’oliva invecchiando peggiora, non ama la luce e gli sbalzi di temperatura. bene consumarlo entro un anno e mezzo dall’imbottigliamento e conservarlo al buio, in recipienti di ceramica o vetro opachi. Prima dell’acquisto scegliete la tipologia: il «gentile» ha un aroma delicato, il «fruttato» è più intenso, l’«armonico» è il più equilibrato.