Pietro M. Trivelli su Il Messaggero del 17/10/01 a pagina 21., 17 ottobre 2001
«L’
America vive la ferita vittimizzandosi eccessivamente e ritenendo la ritorsione necessaria alla guarigione. Preferirei che si guardasse la ferita come una fitta inferta nel profondo dell’orgoglio americano: il suo potere militare e industriale. Una ferita di iniziazione che lasci cicatrici nell’anima e renda l’America più dura e più forte, sì, ma con l’anima di un adulto e non di un bambino innocente» (James Hillman, professore a Yale, Chicago, Dallas, filosofo dell’anima, massimo epigono della scuola junghiana).