Enzo Bettiza, Panorama 25/10/2001, 25 ottobre 2001
«Milosevic è stato anzitutto un freddo e spregiudicato burocrate della morte di tipo bolscevico o nazibolscevico
«Milosevic è stato anzitutto un freddo e spregiudicato burocrate della morte di tipo bolscevico o nazibolscevico. Egli strumentalizzava il fondamentalismo ortodosso dei serbi, sia contro i musulmani della Bosnia e del Kosovo sia contro i cattolici della Slovenia e della Croazia. Il suo era uno pseudoscontro di civiltà mirato, in realtà, alla sostituzione del decrepito comunismo titoista con una grande Serboslavia dispoticamente e familisticamente guidata da lui stesso e dalla moglie Mira. Il conflitto di razza e religione era del tutto secondario e utilitaristico per lui che, mentre faceva sgozzare migliaia di slavi islamici, intravedeva rapporti amichevoli e scambi con l’Iraq di Saddam e con l’Iran degli ayatollah. Le pulizie etniche, eseguite per suo conto da Radovan Karadzic e da Zeliko Raznatovic (detto Arkan), non erano dettate da furore mistico: erano pure stragi di potere, volte a eliminare e soggiogare gruppi nazionali affini ma ostili al predominio serbo. Può darsi che il fondamentalismo islamista sia secondario per il miliardario Bin Laden. Egli non si è mai interessato né alla sorte dei palestinesi né a quella dei musulmani di Bosnia e del Kosovo. Per Osama, rampollo deviato di una delle più potenti famiglie saudite, quello che sembra contare di più è la presa del potere politico e petrolifero nella penisola arabica. Cacciare gli americani dai territori della Mecca è il pretesto per cacciare la dinastia regnante dal trono dell’Arabia. La specularità fra il terrorista fallito della Grande Serbia e il terrorista braccato del Grande Islam è forse più simmetrica e meno paradossale» (Enzo Bettiza)