22 ottobre 2001
Dahani Rashid, di anni 34. Marocchino, spacciatore, da un paio d’anni aveva per cliente un Paolo Rea di anni 33, tatuatore disoccupato, un metro e 85 d’altezza, da tutti giudicato ”svalvolato ma simpatico”, soprannominato ”Ghost” per via del volto scavato e pallidissimo
Dahani Rashid, di anni 34. Marocchino, spacciatore, da un paio d’anni aveva per cliente un Paolo Rea di anni 33, tatuatore disoccupato, un metro e 85 d’altezza, da tutti giudicato ”svalvolato ma simpatico”, soprannominato ”Ghost” per via del volto scavato e pallidissimo. Martedì scorso i due si chiusero in casa del Rea e per tutta la notte sniffarono cocaina, si bucarono d’eroina, fumarono hashish e marjuana. Prima dell’alba il Rashid prese a frugare dentro armadi e cassetti in cerca di soldi, l’altro lo scoprì, il marocchino gli puntò un coltello alla gola, il Rea corse in cucina, prese un mattarello per la pasta, gli sfondò il cranio e subito dopo andò a rintanarsi dietro una credenza. Alle cinque di mattina di martedì 16 ottobre, al primo piano di un appartamento signorile in via Raffaele de Cosa, Ostia. .