Guido Olimpio sul Corriere della Sera del 22/10/01 a pagina 14., 22 ottobre 2001
In diversi paesi del Medio Oriente, dell’Asia e del Sudamerica per ottenere confessioni dai detenuti vengono praticati diversi tipi di tortura
In diversi paesi del Medio Oriente, dell’Asia e del Sudamerica per ottenere confessioni dai detenuti vengono praticati diversi tipi di tortura. I metodi più usati prevedono l’uso di acqua gelata (si costringe il prigioniero a tenere la testa in vasche piene d’acqua o nel water), di scosse elettriche (il prigioniero viene steso su una rete da letto e viene colpito con scariche elettriche sempre più forti), di musica e di droga (si costringe il detenuto ad ascolatre musica ad altissimo volume e si usano iniezioni di alcune droghe e psicofarmaci per indebolire la volontà). In qualche caso, durante gli interrogatori, si colpisce il detenuto (la tecnica chiamata "falaqa", che utilizza percosse sotto la pianta del piede, non è letale, ma costringe a una lunga rieducazione degli arti). C’è poi la "sedia irachena", un cavalletto affilato su cui tenere seduta la vittima, con la sua variante ondeggiante, la sedia "siriana". Non meno dura la "ruota", in cui il sospetto viene appeso per le braccia e ripetutamente picchiato.