Salute di sorrisi e canzoni, n. 30, ottobre 2001, pag. 56-57, 23 ottobre 2001
L’hammam. Il bagno turco risale all’Impero Ottomano. Si chiamava hammam ed era quasi un rituale: ci si fermava dapprima in un locale fresco, per poi passare in uno dove la temperatura oscilla tra i 37,7° e i 45,5° C
L’hammam. Il bagno turco risale all’Impero Ottomano. Si chiamava hammam ed era quasi un rituale: ci si fermava dapprima in un locale fresco, per poi passare in uno dove la temperatura oscilla tra i 37,7° e i 45,5° C. Si entrava poi in un ambiente molto riscaldato, in cui la temperatura poteva raggiungere i 65° C. Dopo circa 30 minuti, si veniva sottoposti a un massaggio per rimuovere le impurità dai pori dilatati dal calore. Alla fine, una doccia o un tuffo in una vasca di acqua fredda per richiudere i pori. Serve purificare la pelle. Un ciclo di trattamenti a base di vapore è l’ideale per curare acne e dermatiti. Inoltre il bagno turco elimina lo stress, ha effetti rilassanti e combatte ansia e affaticamento. Durata: fino a 30 minuti La temperatura, nel bagno turco comunemente in uso in Occidente, non è eccessivamente alta. Il tasso di umidità molto elevato impedisce la disidratazione. Concludete sempre il trattamento con una doccia e sfregate la pelle con un guanto di crine. Per avere un bagno turco che produca sull’organismo gli stessi effetti benefici di quelli originali, basta avere a disposizione un locale di 1 m x 1 m. Tra scarichi, tubi, diffusore del vapore, ceramiche, porta di chiusura e manodopera, la spesa è di circa 9.000.000 di lire.