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 2001  ottobre 23 Martedì calendario

Siete sul punto di lasciarvi alle spalle una giornata di lavoro. Riordinate la vostra scrivania, un saluto ai colleghi

Siete sul punto di lasciarvi alle spalle una giornata di lavoro. Riordinate la vostra scrivania, un saluto ai colleghi... ma il vostro capo vi informa che bisogna finire una pratica urgente. I bambini sono a casa con la baby sitter che vi aspetta, vostro marito non farà in tempo a fare la spesa e, d’altronde, gli avevate promesso di cucinare una cenetta coi fiocchi... Come vi sentite? Probabilmente come un bel cocktail di sensi di colpa, rabbia e delusione. Come ci spiega Igor Pontalti, psichiatra e psicoterapeuta familiare a Roma, «sono tante le donne che hanno vissuto una situazione analoga e le prime sensazioni che si provano sono sensi di colpa nei confronti dei figli». «Conciliare la sfera lavorativa con quella familiare è difficile», spiega ancora Pontalti, «e le donne sono costrette a farlo sempre più spesso». Ma il vero problema è che oggi quello della mamma è considerato un vero e proprio mestiere. Che va imparato. Ci si affida a terapeuti, libri e manuali, che di certo non scarseggiano, per cercare di diventare una mamma davvero impeccabile. Si crea quello che gli specialisti chiamano un’«iperosservazione» nei confronti dei propri figli, sempre pronte a cogliere ogni segnale di allarme, anche quando l’allarme non c’è. « proprio questo il punto», spiega Pontalti, «mentre anni fa molti comportamenti, come fare la pipì a letto, erano considerati tappe di una crescita normale, oggi i genitori si affrettano a trovare rimedi e cure forse spinti proprio dai sensi di colpa, perché in fondo convinti di essere genitori assenti».