Sull’Ansa del 23/10/01., 23 ottobre 2001
Battuti all’asta da Phillips, a Londra, quattro frammenti della carta da parati (stelle a cinque punte rosse, marroni e verdi) che avrebbe lentamente avvelenato Napoleone durante l’esilio di Sant’Elena
Battuti all’asta da Phillips, a Londra, quattro frammenti della carta da parati (stelle a cinque punte rosse, marroni e verdi) che avrebbe lentamente avvelenato Napoleone durante l’esilio di Sant’Elena. I frammenti, ciascuno di 5 centimetri quadrati e di colore verde, appartenevano a un anonimo inglese. Napoleone sarebbe stato avvelenato dal vapore di arsenico liberato dai pigmenti verdi della carta del suo studio: tra le cause dell’esalazione, l’umidità dell’isola. Felyx Pryor, esperto di manoscritti della casa d’aste: «Generalmente si crede che Napoleone sia morto di cancro allo stomaco, ma è possibile che la carta da parati l’abbia aiutato a morire». Nel 1994 l’Fbi aveva scoperto tracce di arsenico nei capelli di Bonaparte; secondo i suoi contemporanei mostrava sintomi di avvelenamento da arsenico già dal 1816. Dall’autopsia compiuta il 2 maggio 1821 sul corpo di Napoleone risultava una forte corrosione dello stomaco e l’assenza totale di peli sul corpo, entrambi sintomi di avvelenamento.