Salute di sorrisi e canzoni n. 30 ottobre 2001 pag. 80, 30 ottobre 2001
Attenta all’acqua calda. I capillari sulle gambe non bruciano come quelli del viso, ma sono della stessa famiglia
Attenta all’acqua calda. I capillari sulle gambe non bruciano come quelli del viso, ma sono della stessa famiglia. Quando si rompono e macchiano la pelle, ci vogliono dire tre cose ben precise. *La prima: che avete la pelle delicata, troppo arida o troppo sensibile. *La seconda: che l’avete trattata male (e cioè acqua troppo calda o troppo fredda, ceretta strappata con troppa energia ecc). *La terza: che avete superato i 50 anni, età in cui i capillari superficiali delle gambe fioriscono con più facilità. Un angiologo vi aiuterà a non far peggiorare il difetto, ma per nascondere le venuzze che avete già, potete andare in profumeria o in farmacia a comprare «Covermark», un fondotinta fatto apposta per coprire le macchie della pelle. Mirtilli sulle guance Per calmare le guance arrossate dalla couperose, le vostre bisnonne si facevano maschere di bellezza con mirtilli, lamponi e ribes schiacciati insieme e spalmati sul viso, che ricoprivano poi con della garza, perché il miscuglio non colasse giù per il collo. E avevano talmente ragione che, a cent’anni di distanza, gli anti-couperose migliori sono a base di questi stessi frutti. Per un buon fai-da-te, però, il «misto bosco» surgelato del supermercato non va bene: bisognerebbe avere sempre mirtilli e ribes freschi. Forse è più pratico ricorrere al «cosmetico»: il gruppo Gts, ad esempio, ha una linea ad hoc che si chiama Olos Natura, che comprende bustine monodose (Quick Mask, 175.000 lire) da usare quando il bruciore si fa insopportabile.