Claudia Gualdana sul Corriere della Sera del 24/10/01 a pagina 37., 24 ottobre 2001
Padre Matteo Ricci (1552-1610), gesuita, teologo e matematico, il primo europeo a essere accolto alla corte di Pechino, quattro secoli fa
Padre Matteo Ricci (1552-1610), gesuita, teologo e matematico, il primo europeo a essere accolto alla corte di Pechino, quattro secoli fa. Il suo arrivo è segnalato nel registro della storia ufficiale dei Ming («Matteo Ricci del Grande Occidente venne a offrire doni del suo paese»). Studiò il cinese, lesse Confucio e lo fece conoscere in Europa. Fu il primo occidentale a bere il tè (che laggiù si chiamava "cia"); dissimulava l’aspetto straniero indossando i costumi del luogo, vinceva la diffidenza degli abitanti donando loro prismi di Venezia, orologi e ritratti di Cristo. S’integrò a tal punto da perdere il nome occidentale (venne ribattezzato "Li Madou") e da essere ammesso in confraternite di stretta osservanza confuciana come la "Grotta del cervo bianco". Per gli amici cinesi tradusse Euclide, costruì «horiuoli, sfere ed astrolabj», introdusse le prime nozioni di astronomia e disegnò un mappamondo in cui, per la prima volta, accanto alla Cina comparivano gli altri continenti (i cinesi scoprirono così l’esistenza dell’America). Alla sua morte l’Imperatore gli concesse la sepoltura in Cina.