Giorgio Mendicini, ìLíeleganza maschile. Guida pratica al perfetto guardarobaî, Mondadori 1997, 25 ottobre 2001
«Anche se per quasi tutti gli uomini è istintivo sciogliere il nodo con un movimento svelto e deciso – cioè sfilando, quasi strappando, il lembo più stretto – in tal modo si incide negativamente sulla vita della cravatta
«Anche se per quasi tutti gli uomini è istintivo sciogliere il nodo con un movimento svelto e deciso – cioè sfilando, quasi strappando, il lembo più stretto – in tal modo si incide negativamente sulla vita della cravatta. Il nodo andrebbe disfatto con calma rifacendo all’inverso i movimenti compiuti per annodarlo. In questo modo non si sottopongono le fibre del tessuto a eccessivi sforzi o torsioni, e si darà loro la possibilità di riprendere più facilmente la forma originaria. Ancora meglio se, prima di appenderla al portacravatte, si tiene la cravatta arrotolata per una notte. Ed ecco come procedere: si uniscono le due estremità e si arrotola la cravatta facendo perno sul dito indice (o sull’indice e il medio appaiati), tenendo all’esterno il lembo più largo. Questo è anche il modo per portare in viaggio le cravatte senza sciuparle da sé: basta sistemarle arrotolate in una piccola scatola rigida da tenere in borsa o valigia».