Massimo Nava su Sette n.43/2001 a pagina 72., 25 ottobre 2001
L’avvocatessa Isabelle Coutant-Peyre, mora, magrissima, divorziata, tre figli maschi di 25, 22 e 9 anni, ha annunciato il suo imminente matrimonio con uno dei suoi clienti, Ilich Ramirez Sanchez, detto "Carlos lo sciacallo", 52 anni, venezuelano, marxista poi convertitosi all’Islam, legato all’estremismo palestinese e considerato uno dei terroristi più pericolosi del mondo, arrestato nel 1994 e già condannato a 200 anni di carcere
L’avvocatessa Isabelle Coutant-Peyre, mora, magrissima, divorziata, tre figli maschi di 25, 22 e 9 anni, ha annunciato il suo imminente matrimonio con uno dei suoi clienti, Ilich Ramirez Sanchez, detto "Carlos lo sciacallo", 52 anni, venezuelano, marxista poi convertitosi all’Islam, legato all’estremismo palestinese e considerato uno dei terroristi più pericolosi del mondo, arrestato nel 1994 e già condannato a 200 anni di carcere. La passione è nata negli anni, a forza di incontri per motivi giudiziari: «Ci siamo accorti che fra noi due c’era, fin dall’inizio, una fortissima attrazione intellettuale e fisica, l’amore insomma, tenuto nascosto dalle circostanze e dai ruoli». I loro platonici incontri avvengono in carcere, un vetro a dividerli; possono scriversi ma non telefonarsi. Lei, che non condivide del tutto le scelte e le idee di lui, lo considera un «prigioniero politico», «simbolo della disumanità del sistema carcerario»: «E’ il più dolce e sensibile degli uomini che abbia mai conosciuto. Dopo il matrimonio continuerò a difenderlo».