Romeo Bassoli su Il Messaggero del 25/10/01 a pagina 25., 25 ottobre 2001
L’Italia è uno dei paesi con la più alta concentrazione di mummie ben conservate, oltre un centinaio tra l’Umbria e l’Italia del sud
L’Italia è uno dei paesi con la più alta concentrazione di mummie ben conservate, oltre un centinaio tra l’Umbria e l’Italia del sud. La più famosa è quella di Santa Zita, nella cattedrale di San Frediano a Lucca. Dopo la sua morte, a 60 anni, alla fine del 1200, venne seppellita in una cripta a San Frediano; 300 anni dopo le autorità ecclesiastiche decisero di farla santa e riportarono alla luce i suoi resti. Si scoprì allora che il corpo di Santa Zita era rimasto intatto, una "mummia naturale" (il corpo non presenta nessun segno di imbalsamazione), e tale è rimasta fino ad oggi. Si racconta che il giorno dell’esumazione alcuni ciechi abbiano riavuto la vista e una donna sterile sia rimasta incinta. Il professor Fornaciari dell’Università di Pisa ha studiato a lungo la mummia, inserendole una sonda nell’addome e nella cavità toracica: Zita era nata con una dislocazione congenita della tibia che probabilmente la faceva zoppicare e soffriva di tubercolosi e avvelenamento da piombo (probabilmente dovuto alle pentole in uso in quel periodo).