Marco Imarisio sul Corriere della Sera del 25/10/01 a pagina 6., 25 ottobre 2001
Martedì scorso, George e Laura Bush hanno festeggiato il compleanno di Susan Evans, moglie di Donald (ministro del Commercio) cenando con loro (e altre cinque persone) al Jeffrey’s, unico ristorante texano di Washington, all’interno dello Swissotel
Martedì scorso, George e Laura Bush hanno festeggiato il compleanno di Susan Evans, moglie di Donald (ministro del Commercio) cenando con loro (e altre cinque persone) al Jeffrey’s, unico ristorante texano di Washington, all’interno dello Swissotel. Davanti all’ingresso del locale, otto auto blu, cinque di scorta, venticinque moto della polizia, un furgone con parabola per coordinare gli spostamenti. Nel ristorante, alcuni agenti in giacca, cravatta, auricolare e metaldetector, altri travestiti da camerieri. Alle spalle del presidente, un telo di carta velina a schermare parte della vetrata che separa la saletta dal resto del ristorante. Dietro di lui un cameriere, in piedi, a proteggere la sua schiena: quando Bush muove la sedia e si sposta, l’uomo si muove in sincronia per tenerlo nascosto. Dopo l’aperitivo (salmone, tacos, due caraffe di Margarita e una di Mandarita), Bush ha mangiato un calzone con carne di manzo e funghi in salsa piccante all’aglio, petto di pollo con salsa messicana, involtini di pomodori e fagioli neri fritti. Come dolce, mousse al cioccolato e flan al caramello con crema di cocco. Quando Bush vuol mangiare al Jeffrey’s di Washington, David Garrido, chef dell’omonimo ristorante di Austin (Texas), viene avvertito da una telefonata. Lui molla tutto, vola a Washington e trascorre una settimana allo Swissotel, fino a che non riceve l’ordine: «E’ per stasera».