Alda Merini, ìLíaltra verit. Diario di una diversaî, Rizzoli 1997, 26 ottobre 2001
Bacio. ”La Zita mi appioppò un sonoro bacio sulla bocca credendo che io sarei stata alle sue voglie morbose
Bacio. ”La Zita mi appioppò un sonoro bacio sulla bocca credendo che io sarei stata alle sue voglie morbose. Io invece la feci adagiare sul fianco e presi a farle aria, come si fa con i bambini. ”Vuoi vederla?, vuoi vederla?”, insisteva lei. ”No, Z.” le dissi io, ”ricordati che sei madre anche tu e che queste cose le devi superare, soprattutto perché sei qui dentro”. Allora la Z. si mise a piangere, e il suo corpo di ragazzona infelice pareva squassato dal terremoto”.