29 ottobre 2001
Giacalone Benito, detto Giorgio, di anni 59. Omosessuale, romano, capelli grigi, occhiali scuri, educato, gentile, sarto dopo vani tentativi per diventar tenore, appassionato di animali e messe cantate
Giacalone Benito, detto Giorgio, di anni 59. Omosessuale, romano, capelli grigi, occhiali scuri, educato, gentile, sarto dopo vani tentativi per diventar tenore, appassionato di animali e messe cantate. L’altro giorno, forse dopo un gioco con qualche amichetto, fu ritrovato steso sul letto a pancia in su: occhi sbarrati, naso, collo e bocca stretti dal nastro adesivo marrone, polsi legati alla spalliera con un altro giro di scotch, indosso canottiera azzurra e slip bianchi. Una coppia di canarini gialli accanto, un cane accoccolato sulla poltrona, un pappagallo sull’armadio che ripeteva ”Giorrrrgio!”. In giro per casa quattordici cani, una ventina di uccelli, qualche tartaruga. La notte di lunedì scorso, in un appartamento di Centocelle, tre camere, bagno, cucina, terrazza infestata da piante rampicanti, cactus e fiori tropicali.