Marco Vallora su Specchio del 27/10/01 a pagina 95., 27 ottobre 2001
Una volta Claude Monet s’era arrampicato su una scogliera per dipingere, fissandosi con delle corde al cavalletto per non essere scaraventato a terra dal vento
Una volta Claude Monet s’era arrampicato su una scogliera per dipingere, fissandosi con delle corde al cavalletto per non essere scaraventato a terra dal vento. Era talmente intento al lavoro da non accorgersi del mare troppo agitato, fin quando un’ondata più forte delle altre non lo colpì. In una lettera alla moglie Alice descrisse il momento: «Quella donnaccia! Che mi fa rotolare nella schiuma con tutto il mio materiale! Mi sono sentito subito perduto, perché l’acqua mi tratteneva. Alla fine ho potuto uscirne camminando carponi, ma in quale stato, buon Dio! La tavolozza che mi era rimasta in mano ce l’avevo sul viso e avevo la barba coperta di azzurro, di giallo».