Pietro Citati su la Repubblica del 25/10/01 a pagina 40., 25 ottobre 2001
Per quindici anni, dal 1957 al 1972, Emile Cioran tenne sul suo tavolo un quaderno chiuso che, una volta scritto, veniva regolarmente sostituito
Per quindici anni, dal 1957 al 1972, Emile Cioran tenne sul suo tavolo un quaderno chiuso che, una volta scritto, veniva regolarmente sostituito. Ne riempì trentaquattro, tutti con copertina identica e contraddistinti da numeri progressivi. Su alcuni di essi aveva scritto: «Tutti questi quaderni sono da distruggere». Simone Boué, compagna di Cioran, non osò mai aprirli fino al giorno in cui lui morì, nel 1995: solo allora vi mise mano, trascrivendoli fino all’ultimo foglio. Conclusa la trascrizione, quando ormai tutto era pronto per la stampa, Simone annegò nel mare della Vandea.