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 2001  ottobre 29 Lunedì calendario

«Su un’isola desolata del mare d’Aral un centinaio di scimmie sono legate a paletti che in file parallele si allungano fino all’orizzonte

«Su un’isola desolata del mare d’Aral un centinaio di scimmie sono legate a paletti che in file parallele si allungano fino all’orizzonte. Improvvisamente un rumore sordo rompe il silenzio. In lontananza una piccola sfera metallica si alza nel cielo, poi cade a terra girandosi su se stessa e vola in pezzi in una seconda esplosione. A 25 metri da terra una nuvola color mostarda si dispiega lentamente, poi si dissolve ricadendo sulle scimmie che si mettono a urlare tirando le catene. Qualcuna nasconde la testa tra le zampe, altre si coprono la bocca e il naso, ma è troppo tardi. Già agonizzano. All’altro capo dell’isola, alcuni uomini in tuta di protezione antibatterica osservano la scena con il binocolo. Prendono appunti. Tra qualche ora andranno a recuperare le scimmie ancora vive. Le getteranno nelle gabbie e per qualche giorno le terranno sotto stretta sorveglianza - finché moriranno, una dopo l’altra, di carbonchio, di tularemia, della febbre Q, di brucellosi, di cimurro o di peste. Questi sono gli esperimenti che ho coordinato per tutti gli Anni 80 e i primi 90 e che sono alla base degli spettacolari progressi effettuati dall’Unione Sovietica nell’ambito della guerra batteriologica» (Ken Alibek).