Olwen Hufton, ìDestini femminili. Storia delle donne in Europa 1500-1800î, Mondadori, 31 ottobre 2001
«I guidici del resto d’Europa, più di quelli inglesi, davano molta importanza al modo in cui la madre si sbarazzava del corpo del bambino
«I guidici del resto d’Europa, più di quelli inglesi, davano molta importanza al modo in cui la madre si sbarazzava del corpo del bambino. Una donna olandese raccontò piangendo al giudice di aver partorito, come avevano sospettato i vicini vedendola tanto grossa, e aggiunse che siccome la creatura era nata morta l’aveva riposta con cura in una scatola e sepolta ed era talmente addolorata che l’aveva riesumata due volte per accertarsi che fosse veramente morta. Fu assolta. Viceversa, da studi su casi di infanticidio in Belgio e in Francia, risulta che nascondere il cadaverino nel mucchio di letame della fattoria... era segno di colpevolezza, una mancanza di rispetto per la vita umana che la madre pagava con la sua stessa vita».