Lilly Marcou, ìStalin, vita privataî, Editori Riuniti 1997, 2 novembre 2001
Stalin dormiva sul divano, su un grande tavolo teneva i giornali, i rapporti, i libri. All’ora dei pasti spostava i mucchi per far posto al piatto
Stalin dormiva sul divano, su un grande tavolo teneva i giornali, i rapporti, i libri. All’ora dei pasti spostava i mucchi per far posto al piatto. Spesso dimenticava di adattare l’abito alla stagione. Aveva, dai tempi della guerra civile, un vecchio cappotto foderato di pelliccia. Per ogni stagione un solo abito, più la divisa da maresciallo. Quando morì non c’era di che vestirlo decentemente. La giubba era consumata ai polsi: si dovette rammendarla.