Bjɿrn Kurtn, ìIl primo uomo. Alla scoperta delle nostre originiî, Laterza 1997, 2 novembre 2001
«Quando si trovano ominidi in grotte, è facile concludere che essi vissero realmente lì. Ma, almeno a Swartkrans, sembra che i resti siano stati abbandonati lì da predatori
«Quando si trovano ominidi in grotte, è facile concludere che essi vissero realmente lì. Ma, almeno a Swartkrans, sembra che i resti siano stati abbandonati lì da predatori. Alcuni crani presentano infatti fori prodotti dai denti canini aguzzi; la dimensione die fori e la distanza tra loro coincide esattamente con le fauci del leopardo, alcuni resti del quale sono stati trovati nella stessa cavità. I leopardi che cacciano i babbuini li afferrano generalmente per il collo, arrampicandosi poi su un albero per mangiarli in pace. Se l’albero si fosse trovato presso l’entrata della grotta, il cranio avrebbe potuto cadere giù e rotolarvi dentro. E’ probabile che furono soprattutto gli individui giovani e inesperti di Australopithecus robustus a rimanere vittime del leopardo».