Martinez Tomàs Eloy, Santa Evita, Mondadori 1997, 2 novembre 2001
Svegliatasi da uno svenimento durato più di tre giorni, Evita, che aveva solo trentatré anni, ebbe la certezza che stava per morire anche se i dottori volevano convincerla del contrario
Svegliatasi da uno svenimento durato più di tre giorni, Evita, che aveva solo trentatré anni, ebbe la certezza che stava per morire anche se i dottori volevano convincerla del contrario. I dolori al ventre erano terminati, solo l’idea della morte imminente la tormentava ancora. «La cosa peggiore della morte era il vuoto, la solitudine dall’altra parte: il corpo in fuga come un cavallo al galoppo».