Martinez Tomàs Eloy, Santa Evita, Mondadori 1997, 2 novembre 2001
Doña Juana, madre di Evita, volle vedere le copie del corpo imbalsamato della figlia. La prima cosa che vide fu una gemella di Evita così identica che neppure lei sarebbe stata capace di partorirla
Doña Juana, madre di Evita, volle vedere le copie del corpo imbalsamato della figlia. La prima cosa che vide fu una gemella di Evita così identica che neppure lei sarebbe stata capace di partorirla. Un’altra copia perfetta era sdraiata su alcuni cuscini di velluto nero, ai piedi di una poltrona dove una terza Evita, avvolta nella stessa stoffa bianca delle altre, leggeva una cartolina spedita sette anni prima da Madrid.