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 2001  ottobre 29 Lunedì calendario

«Gli Stati Uniti stanno tornando a parlare della loro vulnerabilità energetica, cioè della dipendenza dal greggio del Golfo Persico

«Gli Stati Uniti stanno tornando a parlare della loro vulnerabilità energetica, cioè della dipendenza dal greggio del Golfo Persico. Era già accaduto alla fine della Guerra del Golfo nel ’91. Un dibattito condotto dal National Security Council fu concluso dal presidente Clinton con la decisione di spingere il governo e le compagnie petrolifere americane verso la nuova frontiera del Caspio [...]. Se è vero, come affermano gli esperti, che la quantità di petrolio estraibile sulle due rive del Caspio è eguale o superiore a quella del Golfo ci si rende conto di quale sconvolgimento può avvenire nei prezzi e soprattutto nell’importanza politica degli Stati del Golfo dopo la realizzazione degli oleodotti progettati [...]. Molti, moltissimi guerriglieri sono cominciati ad apparire, sapientemente infiltrati, in Asia centrale rifacendosi tutti alla teoria wahabita, un islam purificato del quale l’Arabia Saudita è il grande sostenitore, rendendo da un lato insicure le vie di comunicazione e dall’altro minacciando attentati agli oleodotti. Questa politica ha avuto risultati eccezionali: gli americani, già prima dell’11 settembre, si sono sempre più spaventati per i costi che salivano assieme ai rischi. Pertanto i lavori per l’oleodotto da Baku al Mediterraneo procedono, se procedono, molto male» (Sergio Noja, islamista)