5 novembre 2001
Gueli Emanuele, di anni 16. Siciliano di Gela, viso triangolare, capelli a spazzola, naso grosso, bocca carnosa
Gueli Emanuele, di anni 16. Siciliano di Gela, viso triangolare, capelli a spazzola, naso grosso, bocca carnosa. Figlio di Peritore Silvana, di anni 45, e di Gueli Antonino, di anni 42, pescivendolo. Irrequieto, un paio d’anni fa era stato beccato a rubar carciofi nelle campagne di Licata e da allora era assai seguito dai servizi sociali. Iscritto a un istituto professionale, in attesa di iniziare un corso di formazione dai salesiani, continuava tuttavia a frequentar gentaccia. Domenica 28 ottobre, subito dopo pranzo, uscì per un appuntamento con gli amici. Qualche ora dopo, nei pressi di una serra, qualcuno gli fece togliere i sandali in plastica, lo ferì con un coltello, lo inseguì e lo accoppò con una pietra. Infine lo cosparse di benzina e lo bruciò. Fu ritrovato intorno alle 7 di lunedì da un Roberto, di anni 39, contadino, proprietario della serra. In contrada Spina Santa, tra le ciminiere dell’indotto petrolchimico nella periferia est di Gela, Caltanissetta.