Ahmed Rashid, LíEspresso 8/11/2001., 8 novembre 2001
«Il principe del terrore è riuscito presto a ingraziarsi il mullah Omar, costruendo un nuovo edificio a prova di bomba e una moschea a Kandahar
«Il principe del terrore è riuscito presto a ingraziarsi il mullah Omar, costruendo un nuovo edificio a prova di bomba e una moschea a Kandahar. E addestrando le sue guardie del corpo. Poi, ha cominciato a finanziare le campagne militari dei talebani, la costruzione di strade e la creazione di servizi di comunicazione via etere, e ha reclutato tremila arabi che oggi combattono per loro. Con i talebani è entrato in affari che vanno dal contrabbando di beni di consumo nel Dubai e in Pakistan al traffico di droga dall’Afghanistan. Ha costruito inoltre bunker per se stesso e per i capi talebani, contribuendo alla pianificazione della loro strategia militare... Ma il magnate saudita ha contribuito soprattutto a radicalizzare i talebani spingendoli a condividere la sua visione della guerra santa mondiale contro gli Stati Uniti. Prima del 1997, i talebani non erano mai riusciti a concepire una politica estera, né si consideravano un modello da imitare da parte del mondo islamico. Bin Laden ha reso famoso il mullah Omar fra il più ampio mondo del radicalismo adulandolo e chiamandolo l’Emiro o il leader di tutti i popoli musulmani» (Ahmed Rashid, scrittore pakistano)