Rosanna Santoro su Il Messaggero del 04/11/01 a pagina 13., 4 novembre 2001
Nel 1997, anno del processo, il patrimonio di Pietro Pacciani ammontava a 900 milioni di lire. Gli investigatori hanno ricostruito i movimenti finanziari dell’uomo e dei suoi "compagni di merende"; dal ’79 all’’84, Pacciani compra 2 case da 61 milioni (dell’epoca), le ristruttura spendendo una somma imprecisata e acquista una Ford da 6 milioni, pagando tutto in contanti; nello stesso periodo lavora saltuariamente in campagna per 5 mila lire l’ora; dal 1981 al 1987 acquista buoni postali per un totale di 157 milioni, sempre in contanti; nell’arco di tempo che va dal novembre ’85 al maggio ’87 versa, in tre diverse poste di Mercatale, Cerbaia e Montefiridolfi, 57 milioni di lire, pur avendo guadagnato solo 1 milione e mezzo
Nel 1997, anno del processo, il patrimonio di Pietro Pacciani ammontava a 900 milioni di lire. Gli investigatori hanno ricostruito i movimenti finanziari dell’uomo e dei suoi "compagni di merende"; dal ’79 all’’84, Pacciani compra 2 case da 61 milioni (dell’epoca), le ristruttura spendendo una somma imprecisata e acquista una Ford da 6 milioni, pagando tutto in contanti; nello stesso periodo lavora saltuariamente in campagna per 5 mila lire l’ora; dal 1981 al 1987 acquista buoni postali per un totale di 157 milioni, sempre in contanti; nell’arco di tempo che va dal novembre ’85 al maggio ’87 versa, in tre diverse poste di Mercatale, Cerbaia e Montefiridolfi, 57 milioni di lire, pur avendo guadagnato solo 1 milione e mezzo. L’ex postino Mario Vanni, arrestato nel febbraio del ’96 e poi condannato con l’altro "compagno di merende" Giancarlo Lotti, fino all’87 prendeva 1 milione al mese e aveva avuto 15 milioni di liquidazione: nel ’96 possedeva un patrimonio di 150 milioni in banca e alla posta.