Arrigo Petacco, ìLíArchivio segreto di Mussoliniî, Mondadori, 1997, 6 novembre 2001
«Il Duce era un uomo preciso fino al limite della pignoleria. Per esempio, usò sempre lo stesso tipo di pennino a punta quadra e lo stesso tipo di matita rossa e blu (marca Faber)
«Il Duce era un uomo preciso fino al limite della pignoleria. Per esempio, usò sempre lo stesso tipo di pennino a punta quadra e lo stesso tipo di matita rossa e blu (marca Faber). Non buttò mai via nulla di quanto passava sul suo tavolo, neppure un invito a pranzo o una partecipazione di nozze. Tutto ciò che lui leggeva e annotava veniva accuratamente riposto in appositi fascicoli dal capo della sua segreteria particolare (alla carica si succedettero nell’ordine: Alessandro Chiavolini, Osvaldo Sebastiani e Nicolò De Cesare); cosicchè allo "scadere" improvviso del suo mandato (25 luglio 1943), l’archivio personale del Duce occupava molti scaffali».